Lipari

La maggiore delle Isole Eolie non di rado sorprende il viaggiatore che non si aspetta di trovare, oltre a spiagge e rilievi montuosi legati alla sua natura vulcanica, tesori archeologici che fanno di Lipari una meta ambita. Come lo dimostrano i reperti più antichi, l’isola è stata abitata sin dal Neolitico.  Questi  uomini furono attratti dall’ossidiana, una la lucente pietra vulcanica nera.  Con essa, prima dell’uso dei metalli, si potevano realizzare armi ed utensili da taglio.

 

Visita guidata di Lipari

Sbarcando sull’isola, a Marina Lunga se si giunge con i mezzi di linea, o nella deliziosa Marina Corta se si arriva con barche turistiche, si raggiunge facilmente la rocca detta del Castello. Le mura, costruite dagli Spagnoli nel XVI secolo,  hanno inglobato una torre greca e porzioni di fortificazioni normanne, racchiudono i maggiori monumenti della cittadina:

  • gli scavi archeologici che, con le loro stratificazioni, hanno consentito di ricostruire le varie fasi della vita di Lipari fino all’epoca romana;
  • ben cinque chiese tra le quali spicca la Cattedrale, dedicata a S. Bartolomeo, patrono dell’arcipelago, costruita dai Normanni e più volte rimaneggiata;
  • l’annesso chiostro dal fascino mistico;
  • il prezioso Museo Archeologico Eoliano che documenta le civiltà succedutesi nell’arcipelago. Da non perdere un giro dell’isola per conoscere le sue molteplici sfaccettature.

Procedendo in senso orario imprescindibile una sosta al Belvedere di Quattrocchi per una vista mozza fiato sulla costa frastagliata dell’isola.  Fanno da sfondo i famosi faraglioni, un tempo trono e scettro di Eolo, e Vulcano. Proseguendo si attraversano i paesini di Piano Conte e Quattropani, circondati dalla tipica vegetazione eoliana in cui spiccano gli immancabili capperi. Da questa parte dell’isola si possono raggiungere le cave di caolino e le terme di san Calogero

Dopo una sosta al Belvedere detto delle Cinque Isole, proprio perché si possono scorgere, tempo permettendo, Alicudi, Filicudi, Salina, Panarea e Stromboli, si ridiscende verso il mare per giungere ad Acquacalda. Poco dopo si scorgono le prime propaggini delle Cave di Pomici il cui sfruttamento ha rappresentato per secoli la maggiore risorsa economica dell’isola. Spettacolari vedute sulle bianche pareti delle montagne e sul sottostante mare turchese ci accompagnano fin quasi Canneto, la lunga spiaggia molto frequentata d’estate.

Guide Turistiche Eolie Messina Taormina vi consigliano numerosi tour guidati a Lipari. 

Cosa vedere a Lipari
  • Il Museo Archeologico Eoliano L. Bernabò Brea
  • Grotta del Bue Marino
  • Parco Archeologico
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Alicudi e Filicudi

Due gioielli nascosti.

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Panarea e Stromboli

Due isole dalle mille caratteristiche.

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Salina

La più verde delle Isole Eolie. 

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Vulcano

L’isola sulfurea dalle sabbie nere.

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