Tripi

Tra i Nebrodi spicca il delizioso borgo di Tripi. I ruderi di un castello medievale sovrastano l’abitato ed il Mar Tirreno con la vista sulle Isole Eolie. Ma anche la Rocca di Novara di Sicilia ed il vulcano attivo Etna fanno da cornice al piccolo paese. Forse l’antico nome di Tripi era Steropium, come Sterope, uno dei fabbri del dio Vulcano.

Visita guidata della Tripi archeologica

Suggestiva è la necropoli del IV sec. a.C. in contrada Piano. Nel corso di alcuni lavori agricoli sono stati ritrovati alcuni oggetti che presagivano la presenza di una città sepolta: monete d’argento e di bronzo, frammenti di ceramica.

Qui sorgeva l’importante città sicula di Abacena, che con l’arrivo dei Greci instaurò notevoli rapporti commerciali. Ma la sua alleanza con i Cartaginesi contro Siracusa le costò la perdita di una parte del suo territorio. Abakainon si estendeva fino al Mar Tirreno: ad Est confinava con il Longane, mentre ad Ovest si trovavano Agathyroon, l’attuale Capo D’Orlando, Olontion, S. Marco d’Alunzio, Halaese Arconidea e Kephaloidion, l’odierna Cefalù.

Attualmente alcune monete di Abacena sono custodite in alcuni musei come Siracusa, Palermo, Firenze, Parigi, Londra, Berlino e New York. Ma non meno importante è il Museo Archeologico Multimediale Interattivo “Santi Furnari”, sindaco della stessa Tripi dal 1948 al 1966, che aveva promosso la prima campagna di scavi negli anni’50. Gli eredi dell’ex sindaco donarono il loro palazzo dotato di soffitti dipinti con la finalità di ospitare i corredi funerari, tra i quali preziosi gioielli, trovati nella necropoli.

Continua la visita guidata di Tripi medievale

Tripi, dislocata su tre livelli di cui quello superiore è contraddistinto dal Castello, dalla Chiesa Madre e dal palazzo baronale, non sembra mostrare una continuità territoriale con il centro abitato di Abakainon, in quanto solo alla fine del Medioevo viene citata nelle fonti storiche.

La Chiesa Madre di San Vincenzo Martire di Spagna, patrono di Tripi, è stata parzialmente ricostruita a seguito del terremoto del 1908, mentre il suo campanile ha conservato il suo aspetto originario.

Scoprite con noi i vicoli di un borgo che ha mantenuto anche nella sua modernità la sua antica tradizione.