La Vara di Messina e la processione
La Vara di Messina
Da secoli a Messina il 15 agosto si celebra l’Assunzione di Maria Vergine al cielo con la straordinaria processione della Vara.
Le sue origini
La Vara di Messina nasce nel 1535 come carro trionfale per salutare l’ingresso in città dell’imperatore Carlo V, vittorioso dalle battaglie di Tunisi e La Goletta contro Ariadeno Barbarossa.
Successivamente, il carro fu trasformato in carro processionale per la festa dell’Assunta.
Descrizione
La macchina devozionale è a forma piramidale. Essa raffigura dal basso verso l’alto l’Assunzione dell‘anima della Vergine in cielo.
Nella base, chiamata cippo, una bara rappresenta la morte di Maria, mentre in alto è riprodotto il Paradiso, che la Madonna attraversa e quindi, secondo la concezione tolemaica dell’universo, la terra è al centro, il sole e la luna con i pianeti gravitano attorno ad essa. Al di sopra è rappresentato il globo terracqueo con le stelle fisse ed, infine, la figura di Cristo con la mano destra solleva verso il cielo l’anima di Maria. Tutta la struttura è attorniata da diversi angioletti.
La tradizione
Originariamente, tutte le figure della Vara erano viventi, ma, in seguito ad alcuni incidenti, fortunatamente senza vittime, i bambini viventi vengono sostituiti da figure di legno e cartapesta.
La Vara è alta 13,50 metri e pesa circa 8 tonnellate. Le corde, utilizzate per trascinarla, sono lunghe un centinaio di metri. Oltre mille persone tra capicorda, vogatori e timonieri, tutti vestiti in bianco e con fascia azzurra ai fianchi, guidati dal capo Vara, al grido di Viva Maria trascinano sul selciato bagnato il carro devozionale.
Il primo agosto iniziano i preparativi per questo eccezionale corteo con la sistemazione del cippo in Piazza Castronovo. In seguito, avviene il montaggio dei vari elementi della Vara, che terminerà la notte tra il 14 ed il 15 agosto.
La sera del 15 agosto alle ore 19, allo sparo dei mortaretti, il capo Vara dà il via alla processione. La Vara sarà trascinata, grazie anche ai pattini d’acciaio, lungo la via Garibaldi tra due ali di folla. Arriverà all’incrocio di via I Settembre, dove avverrà il passaggio più delicato della processione: la rotazione della Vara ed in seguito l’arrivo in Piazza Duomo.
Dopo la benedizione dell’Arcivescovo i fedeli entrano in Cattedrale per assistere alla Santa Messa.
Alla fine della cerimonia le funi della Vara vengono suddivise in piccoli pezzi tra i fedeli.
Brigida Carrubba
