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20 Dic

Il museo regionale di Messina

Il nuovo museo regionale di Messina

Il varo del nuovo museo, con questo assioma la direttrice del Museo Interdisciplinare Regionale di Messina, Caterina Di Giacomo, ha voluto definire l’inaugurazione, il 9 dicembre 2016, del polo museale che la città attendeva da decenni.museo-regionale-messina-guide-turistiche-messina

Un varo quindi come quello di un’imbarcazione pronta a veleggiare sullo Stretto attraverso una struttura edilizia che, dopo i numerosi interventi di adeguamento tecnologico e di allestimento effettuati dalla fine degli anni Ottanta ad oggi, si erge sulla spianata svettando con i monumentali finestroni a vela.

All’interno il Museo promette un viaggio nella storia della città a partire dalla sezione archeologica con i reperti dell’antica Zancle-Messana, dall’VIII secolo fino al II secolo d.C., che comprende:

  • la statua di Igea Hope;
  • il torso maschile;
  • il ritratto di stratega;
  • i sarcofagi di età romana;
  • fino alla sala dedicata ai recuperi subacquei dove campeggia il famosissimo rostro romano in bronzo, emerso dalle acque del Tirreno nel 2008.
Percorso espositivo del museo

La collezione è fruibile all’interno del cantiere, che si prevede sarà ultimato in pochi mesi. E’ comunque possibile ammirare una parte di essa che si snoda dal Manierismo alla svolta caravaggesca. Iniziando dalle statue di Antonello Gagini, la perfetta armonia del Rinascimento scultoreo si evolve verso il Manierismo attraverso le opere in pittura di Polidoro Caldara da Caravaggio e della sua scuola, da Stefano Giordano a Mariano Riccio, per poi attraversare la suggestiva piazza manierista, con le opere scultoree di Giovan Angelo Montorsoli e dei suoi epigoni, Rinaldo Bonanno primo fra tutti.

Uno spaccato dell’evoluzione figurativa a Messina nell’epoca controriformistica è offerto dalle tavole maestose di Deodato Guinaccia, Antonio Catalano l’Antico, Giovan Simone Comandè. Esse conducono in modo stupefacente alla rivoluzione concretizzata da Caravaggio con la Resurrezione di Lazzaro e l’Adorazione dei pastori. Questa fu la rivoluzione che ha modificato l’approccio all’arte a livello nazionale e che è testimoniata a Messina dall’attività di Alonzo Rodriguez, Mario Minniti, Francesco Paladini.

L’eccezionalità dell’allestimento è,inoltre, determinato dalla scelta di dipinti finora conservati nei depositi, che il pubblico non ha avuto occasione di ammirare nella precedente esposizione e ora esposti dopo aggiornati restauri.

Mostre temporanee al nuovo muse regionale

Il pregio della nuova struttura è nella scelta di creare una sede dedicata alle mostre temporanee nei locali dell’ex filanda, il “varo” ha visto l’inaugurazione della mostra Mediterraneo. Luoghi e miti, capolavori del Mart, un tuffo nell’arte contemporanea con l’esposizione di più di cento opere di artisti del Novecento:

  • dalla metafisica di Giorgio de Chirico e Alberto Savinio,
  • all’arte degli esponenti di Forma 1, Carla Accardi, Antonio Sanfilippo, Pietro Consagra,
  • all’informale da Alberto Burri,
  • a Antoni Tàpies,
  • allo spazialismo di Lucio Fontana, Enrico Castellani,
  • al materico di Giulio Turcato, Jean Fautrier,
  • all’arte segnica di Giuseppe Capogrossi
  • per giungere al realismo di Renato Guttuso
  • al fascino di Giorgio Morandi
  • alle sorprendenti novità degli ultimi anni con Claudio Massini e la fotografia di Mimmo Jodice.

Le opere di questi, e altri artisti, dialogano senza sosta in un affascinante viaggio che trasporta e accompagna nelle numerose sale del nuovo museo. Quindi pone interrogativi e offre curiosità, promettendo alla città un patrimonio incalcolabile da scoprire grazie alla collezione permanente e le mostre temporanee in programma. Costanza Rizzo

https://www.facebook.com/Museo-regionale-di-Messina-481659268565015/

 

 

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